ISEE 2026
- Ciro Crociani
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Presentare il modello ISEE 2026 è un passaggio cruciale per le famiglie italiane, poiché le recenti riforme introdotte dalla Legge di Bilancio 2026 rendono più semplice l'accesso a bonus e sostegni economici.
Ecco i motivi principali per cui rinnovare l'attestazione tempestivamente è fondamentale.
1. Nuove regole di calcolo più favorevoli
Dal 2026, il calcolo dell'ISEE subisce modifiche strutturali che tendono ad abbassarne il valore finale, facilitando il rispetto delle soglie per i benefici:
Franchigia sulla prima casa: Il limite del valore dell'abitazione principale escluso dal calcolo sale significativamente (da 52.500 € fino a 91.500 € o 120.000 € secondo gli ultimi emendamenti), con ulteriori incrementi per ogni figlio convivente.
Nuova Scala di Equivalenza: Sono previste maggiorazioni più elevate per i nuclei con figli (+0,15 per due figli, fino a +0,55 per cinque o più), riducendo l'indicatore per le famiglie numerose.
2. Accesso a Bonus e Agevolazioni 2026
L'ISEE 2026 è il requisito indispensabile per ottenere o confermare prestazioni chiave:
Assegno Unico Universale: Per ricevere l'importo massimo spettante è necessario presentare il nuovo ISEE entro il 28 febbraio 2026. In assenza di rinnovo, da aprile l'INPS erogherà solo la quota minima.
Assegno di Inclusione (AdI) e SFL: La continuità dei pagamenti dipende dalla disponibilità del modello 2026 entro gennaio.
Bonus Sociali: Sconti su bollette di luce, gas e acqua vengono applicati automaticamente solo in presenza di un ISEE valido.
Nuovi incentivi: Tra le novità spicca un voucher fino a 1.500 € per gli studenti delle scuole paritarie con ISEE entro i 30.000 €.
3. Servizi Comunali e Scolastici
Molte agevolazioni locali dipendono dall'attestazione ISEE:
Riduzione delle rette per asilo nido, mense scolastiche e trasporti pubblici.
Supporto al pagamento dell'affitto e agevolazioni su tasse locali come la Tari.
Documenti necessari e tempistiche
L'ISEE 2026 si basa sui redditi e sui patrimoni dell'anno 2024. È necessario raccogliere:
Saldo e giacenza media al 31/12/2024 di conti correnti e libretti.
Certificazioni reddituali (CU 2025 o 730/2025) relative al 2024.
Dati catastali degli immobili posseduti al 31/12/2024.


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